Progetto EJE

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Il presupposto necessario affinché lo spazio giudiziario europeo possa funzionare senza problemi è che un ordine di esecuzione emesso da un'autorità nazionale in materia civile e commerciale a favore di un cittadino o una società possa venire eseguito in un altro paese dell'Unione europea. L'obiettivo del progetto EJE (European Judicial Enforcement), co-finanziato dall'UE, è quello di migliorare l'esecuzione delle decisioni giudiziarie in Europa, offrendo ai cittadini europei e agli ufficiali giudiziari, quali agenti esecutivi, tutte le informazioni necessarie per l'esecuzione delle decisioni giudiziarie nel territorio di un altro Stato membro. Scopo ulteriore di tale progetto è migliorare il meccanismo della cooperazione e della comunicazione tra gli ufficiali giudiziari in Europa.

Il contesto: un presupposto necessario per l'Europa

Fin dalla sua creazione, in seguito al Trattato di Amsterdam, lo spazio europeo di giustizia, libertà e sicurezza ha gradualmente eliminato le barriere che si opponevano alla libera circolazione degli ordini esecutivi in Europa. Nonostante questo progresso reale, tuttavia, l'esecuzione effettiva delle decisioni giudiziarie di un paese in un altro paese dell'Unione europea è ancora fonte di gravi difficoltà pratiche, legate al carattere territoriale delle procedure di esecuzione civile. La diversità delle legislazioni nazionali e la mancanza di un'armonizzazione delle normative nazionali degli Stati membri sulle procedure di esecuzione civile rendono difficile l'attuazione del diritto di esecuzione quale dovrebbe essere garantito in una situazione transfontaliera.

In effetti, non è facile per le imprese ed i cittadini europei ottenere che una sentenza o altro titolo esecutivo venga eseguito in un altro Stato membro, anche qualora ne sia riconosciuta l’esecutività nel paese d'origine. Le difficoltà sono essenzialmente dovute alla diversità e alla scarsa conoscenza dei procedimenti applicabili alle procedure di esecuzione. Purtroppo, tali difficoltà possono dar luogo a un senso di ingiustizia e di abbandono in coloro che vi si trovino coinvolti.

Per semplificare la vita dei cittadini e delle imprese ed evitare che la diversità delle legislazioni nazionali divenga fonte di incomprensione reciproca, il progetto EJE intende far sì che per la prima volta gli attori principali delle procedure di esecuzione civile, gli ufficiali giudiziari, possano collaborare affinché le parti coinvolte in procedimenti giudiziari dell'Unione europea abbiano accesso alla legge in maniera concreta attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie, e affinché si consolidi la fiducia reciproca che unisce gli ufficiali giudiziari stessi.

Gli obiettivi del progetto EJE: una migliore comprensione delle procedure di esecuzione

Co-finanziato dall'Unione europea, il progetto EJE persegue due obiettivi fondamentali :

  • fornire ai cittadini europei le informazioni necessarie all'esecuzione delle decisioni giudiziarie nei territori degli altri Stati membri, migliorando in tal modo l'accesso alla giustizia ;
  • fornire agli ufficiali giudiziari europei gli strumenti atti a consolidare la reciproca fiducia, per una migliore collaborazione nell'ambito dei propri incarichi come funzionari esecutivi e per rimuovere ogni ostacolo al funzionamento delle procedure esecutive transfrontaliere in materia civile.

Gli obiettivi del progetto saranno conseguiti attraverso :

  • La creazione del sito web EJE

Il portale web EJE è disponibile in inglese, francese, tedesco, ungherese, italiano, olandese e polacco.

Il suo scopo è quello di fornire le indicazioni necessarie all’esecuzione delle decisioni giudiziarie in tutta l’Unione europea. Ciò riguarderà inizialmente le informazioni relative agli Stati membri fornite dai partner del progetto (Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Scozia e Ungheria).

  • L'accesso alle schede elettroniche del progetto EJE

Tramite le schede informative EJE i privati, le imprese e i professionisti dell’area giuridica potranno accedere a tutte le informazioni riguardanti gli strumenti giuridici disponibili nonché le procedure applicabili per l’esecuzione di decisioni giudiziarie in un altro Stato membro.

Le schede informative rispondono a quesiti che potrebbero sorgere in tale situazione, ad esempio: Quali condizioni preliminari occorrono per l’esecuzione di una decisione giudiziaria? Qual è l’autorità competente? Quali sono le procedure da seguire? Quali sono le opzioni disponibili? Quali sono gli effetti di un’ordinanza di sequestro di beni mobili/immobili? Come si può impugnare un provvedimento esecutivo?

Il portale web EJE mette a disposizione dei contendenti europei e degli operatori del diritto l’elenco in formato elettronico degli ufficiali giudiziari in Europa.

L’elenco riporta i recapiti degli ufficiali giudiziari competenti nella giurisdizione in cui il provvedimento deve essere eseguito.

Esso indica inoltre le lingue parlate da ciascun ufficiale giudiziario.

Il portale web EJE fornisce informazioni sugli sviluppi relativi al progetto, alla normativa europea e alla giurisprudenza della Corte di giustizia dell’Unione europea, oltre alla legislazione e alla giurisprudenza nazionale in materia di esecuzione delle sentenze che potrebbero essere di interesse per gli ufficiali giudiziari.

Un bollettino trimestrale in materia giuridica, disponibile in inglese e francese, riprende i punti principali di queste informative. È possibile accedere alla newsletter e sottoscrivere un abbonamento tramite il portale web.

Il portale web EJE offre l’accesso ad una serie di documenti riguardanti argomenti specifici relativi all’esecuzione delle decisioni giudiziarie in Europa. Questa documentazione è destinata alla consultazione da parte dei professionisti dell’area giuridica in tutta Europa.

Nell'ambito del progetto sono inoltre previsti :

  • l'organizzazione di riunioni tematiche tra i partner del progetto per lo sviluppo degli strumenti e delle migliori prassi da applicare in materia di ordini esecutivi.
  • l'organizzazione di "incontri tra contendenti" per informare le parti in causa (consumatori e imprese) sulle procedure giudiziarie di recupero crediti all'estero, che forniscano indicazioni sul ruolo dell’ufficiale giudiziario quale agente esecutivo e diano ai contendenti la possibilità di presentare istanze pratiche ai problemi in cui sono incorsi.
  • l'istituzione di un programma di "job shadowing" che consenta agli ufficiali giudiziari una formazione reciproca riguardo alle migliori prassi nei diversi paesi, valorizzando il mutuo riconoscimento tra i partner (con 2 partecipanti per partenariato).

 

EJE Partners :

Ad oggi il progetto EJE riunisce 9 organizzazioni che rappresentano la professione di ufficiale giudiziario nei rispettivi paesi :

La Chambre nationale des huissiers de justice (France) (Chef de file). http://www.huissier-justice.org
Le Deutscher Gerichtsvollzieher bund (Allemagne). www.dgvb.de
La Chambre nationale des huissiers de justice de Belgique (Belgique) www.gerechtsdeurwaarders.be
La Society of Messengers-at-Arms and Sheriff Officers (Ecosse) www.smaso.org
La Magyar Birosagi Vegrehajtoi Kamara (Hongrie) http://www.mbvk.hu/main/
L’Associazione Ufficiali Giudiziari In Europa (Italie) www.auge.it
La Chambre des Huissiers de Justice du Grand Duché de Luxembourg http://www.huissier.lu

 

 

Le Koninklijke Beroepsorganisatie van Gerechtsdeurwaarders (Pays-Bas) http://www.kbvg.nl/
La Krajowa Rada Komornicza (Pologne) http://www.komornik.pl/
Avec le soutien de l’Union internationale des Huissiers de justice http://www.uihj.com

Tra gli Stati membri vi è una grande diversità di posizioni riguardo alla professione di ufficiale giudiziario. Il partenariato del progetto riflette nella sua proporzione questa diversità :

  • in materia di famiglie giuridiche: sistemi di “common law” (Scozia) / sistemi di “civil law” (altri partner)
  • in materia di statuto: libera professione (Francia, Ungheria, Paesi Bassi, Lussemburgo, Belgio, Scozia, Polonia) / funzione pubblica (Germania, Italia)
  • in materia di dimensioni organizzative: diverse migliaia di membri (Francia, Ungheria, Germania, Polonia) / poche centinaia di membri (Belgio, Italia, Paesi Bassi) / poche decine (Lussemburgo, Scozia)
  • in materia di rappresentanza: da una camera nazionale (Francia, Ungheria, Belgio, Lussemburgo, Polonia, Paesi Bassi) / da una camera regionale (Scozia) / per via associativa (Italia, Germania)
Documenti: